Protocolli basati sulla Mindfulness: alcuni esempi

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Mindfulness based stress reduction (MBSR; Kabat-Zinn, 1990)

Il Mindfulness based Stress Reduction è un intervento centrato sulla persona, esperienziale, educativo, per persone che vogliono vivere la vita in modo più pieno e adattato. I fattori chiave sono l’addestramento alla mindfulness, il non giudizio, la pazienza, la mente del principiante, la fiducia, non cercare risultati, l’accettazione e il lasciare andare. Il protocollo prevede meditazioni focalizzate sulla consapevolezza del momento presente con un’attitudine di non reattività e di non giudizio. I partecipanti praticano diversi tipi di meditazione, come l’hata yoga, il body scan e la meditazione seduta durante 8 incontri settimanali e tra un incontro e l’altro. È inoltre prevista una parte psicoeducativa sullo stress e i suoi meccanismi, che viene integrata con pratiche informali, volte a portare l’attenzione alle sensazioni fisiche, emozioni, pensieri e attitudini nelle situazioni della vita di tutti i giorni

 

Mindfulness-bases cognitive therapy (MBCT; Segal e coll., 2002)

E’ un percorso manualizzato, pensato per ridurre le ricadute depressive. Si propone di aiutare i pazienti a riconoscere pensieri, sentimenti, attitudini e sensazioni somatiche negativi e di operare un distanziamento da questi al fine di prevenire le ricadute. Sono previsti 8 incontri settimanali in piccoli gruppi di due ore e pratiche formali e informali tra un incontro e l’altro

 

Dialectical Behavioral Therapy (DBT) modificata per il disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) (Philipsen e coll, 2007)

È un intervento che dura 13 settimane, con compiti a casa, condotto in gruppo allo scopo di aiutare i partecipanti a controllare i sintomi dell’ADHD e modificare i pensieri disadattivi. Le abilità di mindfulness sono praticate quotidianamente. Altri temi affrontati durante il percorso sono il controllo del caos, l’analisi dei comportamenti disfunzionali, la regolazione delle emozioni, la depressione e le terapie dell’ADHD; il controllo degli impulsi, la gestione dello stress, abuso e dipendenza, rispetto per sé stessi, relazioni, analisi reptrospettiva e prospettica.

 

Dialectical Behavioral Therapy (DBT) per la Depressione (Harley e coll., 2008)

Si tratta di sedici sessioni di gruppo con compiti a casa per migliorare le aree disfunzionali dei pazienti depressi. Vengono insegnate la consapevolezza del respiro, delle relazioni, dei suoni, dei pensieri, dell’espressione facciale, delle emozioni, delle esperienze positive, e l’abilità del lasciare andare. Inoltre è prevista anche la spiegazione del concetto di dialettica (ad esempio usare l’accettazione/cambiamento e mente/emozione ragionevole)

 

Intervento basato sulla Mindfulness per il Binge Eating Disorder (Kristeller & Hallet, 1999), Mindfulness-Based Eating Awareness Training (MB-EAT, Kristeller & Hallet, 2006) e Enhancing Mindfulness for the Prevention of Weight Regain (EMPOWER, Wolever e coll., 2007)

Gli interventi per i Disturbi della Condotta Alimentare si sono sviluppati a partire dall’MBSR. Nel primo caso, l’intervento di gruppo prevedeva sette sessioni in un periodo di 6 settimane finalizzate a sviluppare abilità di mindfulness che si ritiene possano mitigare le abbuffate. Il training di mindfulness veniva insegnato in tre forme: meditazione generale di mindfulness, (osservare le sensazioni della mente-corpo con attitudine non giudicante), meditazione sul mangiare e mini-meditazione. Successivamente denominato MB-EAT, e ampliato a 9 incontri, è stato arricchito con approfondimenti riguardanti la consapevolezza dell’appetito, l’autocompassione e la saggezza. Il programma EMPOWER, di 15 settimane, integra approfondimenti di aspetti di mindfulness (consapevolezza dei segnali fisici di sazietà e fame, emozioni, pensieri) con tecniche di cambiamento comportamentale.

 

Meno stress con la mindfulness (Paulik e coll., 2010)

L’intervento di gruppo di 12 incontri settimanali di due ore ciascuno integra strategie derivate da MBSR, MBCT e DBT. I partecipanti imparano sullo stress, lo stato della mente, abilità di mindfulness, accettazione radicale, strategie di problem solving, pensiero e malattia, e approccio mindful alla prevenzione delle ricadute. La pratica di mindfulness è prevista in ogni sessione.

 

Training di mindfulness modificato per ADHD (Zylowska e coll., 2008)

Otto sessioni di gruppo settimanali con pratica quotidiana a casa adattata dal training di mindfulness (Kabat-Zinn, 1990; Segal e coll., 2002). Psicoeducazione sull’ADHD (sintomi, cause). Vengono presentate la meditazione seduta e la camminata ed viene messa in risalto la consapevolezza mindful nel vivere quotidiano. Viene praticata anche la meditazione di gentilezza amorevole (augurare il bene a se stessi e agli altri) al fine di ridurre gli aspetti di bassa autostima associati all’ADHD

 

Terapia cognitiva basata sull’esposizione (EBCT; Kumar e coll, 2008)

Una terapia integrativa con 20-24 sessioni volta ad aumentare uno stile di vita sano. Il training di mindfulness, la componente prioritaria, è disegnato per aumentare il controllo attentivo e la tolleranza allo stress e per ridurre l’evitamento e la ruminazione. L’ EBCT ha tre fasi: gestione dello stress, attivazione/esposizione, consolidamento e crescita positiva

 

Terapia comportamentale basata sull’accettazione (ABT; Roemer & Orsillo, 2007)

Un intervento di gruppo di 16 settimane volto ad incrementare e mantenere comportamenti adattati. L’enfasi principale è posta sul promuovere la consapevolezza del momento presente, incoraggiare l’accettazione, l’apprendimento e la pratica di varie capacità di adattamento e impegno nelle azioni. Il programma include tecniche standard della terapia cognitivo comportamentale quale l’automonitoraggio, esercizi di mindfulness, prescrizioni comportamentali, e psicoeducazione.

 

Terapia di gruppo basata sull’accettazione e sulla mindfulness per il disturbo da ansia sociale (MAGT; Kocowski e coll., 2009)

Dodici sessioni di gruppo di due ore con una di follow up dopo tre mesi, MAGT è un insieme di mindfulness, accettazione, e strategie di esposizione. Vengono identificate le variabili negative (autoimmagine negativa, e attenzione focalizzata su di se) e gli esercizi di mindfulness (come l’esercizio della montagna) vengono praticati durante le sessioni di gruppo

 

Mindfulness-Based Relapse Prevention (MBRP, Bowen, Chawla and Marlatt, 2010)

Il protocollo manualizzato prevede otto sessioni settimanali di gruppo (6-10 partecipanti) di 2 ore. È derivato dall’MBSR e dall’MBCT e dall’RP, un trattamento cognitivo-comportamentale che combina identificazione delle situazioni ad alto rischio, skills training e interventi cognitivi per prevenire le ricadute. L’aspetto di consapevolezza riguarda l’identificazione delle situazioni interne ed esterne a rischio, monitoraggio delle reazioni interne, e promuove l’accettazione di sensazioni, emozioni e stati cognitivi negativi come il craving, allo scopo di alleviare il disagio che porta alla ricerca della sostanza

 

Mindfulness-based Chronic Pain Management (MBCPM, Gardner-Nix e coll., 2008)

L’intervento comprende 10 incontri di 2 ore ciascuno, individuale, o di gruppo, o di gruppo via teleconferenza. I partecipanti sono incoraggiati a portare la consapevolezza sull’intensità, qualità del proprio dolore e sulle emozioni e pensieri ad esso associati. Sono previste anche meditazioni con visualizzazioni delle parti del corpo doloranti. Lo yoga è sostituito da movimenti lenti consapevoli e le posture adattate alle condizioni fisiche dei partecipanti.

Modificato da Klainin-Yobas e coll., 2012

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