Nell’immaginario collettivo il tipico malato mentale è colui che manifesta deliri, allucinazioni e comportamenti bizzarri (sintomi psicotici), in altre parole, una persona completamente al di fuori delle norme socialmente accettate.

Questi individui sono genericamente definiti schizofrenici; la schizofrenia è quindi identificata come la malattia mentale più grave, cronica ed “incurabile” ed evoca il comportamento di soggetti deteriorati dal punto di vista delle capacità cognitive, e disadattati sul piano sociale e lavorativo. Alla diagnosi di schizofrenia si accompagna di frequente uno stigma di diversità ed irrecuperabilità, nonostante che i recenti progressi nella terapia antipsicotica e nei trattamenti socio-riabilitativi abbiano dato grandi speranze per la cura del disturbo, assicurando livelli di adattamento sociale e una qualità di vita un tempo ritenuti impossibili per questi malati.

I sintomi psicotici non si riscontrano solo in quella che era genericamente definita “schizofrenia”, ma anche nei disturbi deliranti, nel disturbo schizoaffettivo e nei disturbi di personalità di tipo schizoide e schizotipico, ciò che viene denominato “spettro schizofrenico”.

Deliri e allucinazioni con gravi disturbi del comportamento non sono, quindi, fenomeni esclusivi della psicosi schizofrenica. Infatti, sintomi definiti dello spettro psicotico si riscontrano in un’ampia varietà di disturbi mentali. In molti casi si riscontrano sintomi psicotici in persone con disturbi dell’umore, di ansia e da abuso di sostanze.

Non tutti i casi di schizofrenia presentano gli stessi sintomi, lo stesso decorso di malattia, e la stessa compromissione del funzionamento così come non tutti i disturbi dello spettro schizofrenico hanno necessariamente un’evoluzione sfavorevole. Le nuove speranze di cura da un lato e dall’altro la nuova prospettiva che si è aperta con l’individuazione di quadri clinici meglio definiti, ha portato ad un cambiamento anche nella percezione comune della “psicosi”, attenuando così lo stigma che caratterizzava anche la diagnosi di schizofrenia.

È vero altresì che le manifestazioni dello spettro psicotico (deliri e allucinazioni), se non trattati tempestivamente, volgono verso la cronicità, indipendentemente dal tipo di disturbo mentale; soprattutto la personalità ed il funzionamento sociale subiranno un progressivo declino.

Purtroppo quindi il ritardo nella diagnosi e nella cura di questi disturbi possono portare ad un andamento cronico o con periodiche ricadute, e resistenza alle cure, così da richiedere un’assistenza intensiva. I pazienti “psicotici” sono tra i principali fruitori dei Centri di Salute Mentale, e costituiscono una voce importante di spesa dei paesi con sistema sanitario pubblico. In questi pazienti è cruciale quindi una diagnosi precoce e un precoce inizio dei trattamenti farmacologici e socio-riabilitativi.