Al termine del percorso di mindfulness: una testimonianza

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Ciò che mi ha portata verso questo percorso di mindfulness è stata la disperata ricerca di una soluzione a momenti di grande sconforto. Nonostante mi fossi documentata, non sapevo cosa ne avrei tratto, cosa mi sarebbe rimasto, e sopra ogni cosa, se mi sarebbe servito a lenire la mia sofferenza.

Quindi non nego che vi ho preso parte con una certa aspettativa ma con un po’ di scetticismo.

Ho trovato un gruppo numeroso e questo all’inizio mi ha un po’ intimorita, non sapendo bene cosa avremmo dovuto fare, pensare o provare. In particolare le prime condivisioni mi hanno infastidita: parlare delle mie sensazioni avrebbe lasciato trapelare tante, troppe cose…a persone che in fondo erano solo degli sconosciuti per me.

Poi, sorprendentemente, ho realizzato quanto mi facesse bene esternare ciò che sentivo e quanto mi facesse altrettanto bene percepire gli stati d’animo, le difficoltà, le paure degli altri: mi sono sentita davvero meno sola.

Con la nostra istruttrice, figura di riferimento, sono entrata subito in sintonia, mi ha condotto alla scoperta di un mondo di sensazioni, sfumature, aspetti e concetti a me del tutto sconosciuti ed è stata una continua sorpresa, incontro dopo incontro: ogni volta tornavo a casa arricchita.

Praticare a casa non sempre è stato semplice. Ero nell’errata convinzione che meditare fosse un piacere, un rilassamento per il corpo e la mente; invece, spesso ho provato molta inquietudine, fastidio e sofferenza fisica. Emergeva ogni volta tutto quello che era sepolto in me.

Poi c’è stato il giorno di intensivo: un’esperienza unica ed indescrivibile.

Un dialogo profondo con me stessa e al contempo con gli altri, nonostante il silenzio. Ho provato tante emozioni diverse: dolore, commozione, affetto, protezione, calore, gioia e speranza: troppo per un giorno solo! tanto che in quelli successivi, mi sono sentita come svuotata.

Questo corso è stata una “ventata di aria fresca”… Ha rappresentato davvero il “risveglio” di cui abbiamo tanto parlato; e l’attestato con il campanellino che ci hai dato l’istruttrice all’ultimo incontro, sarà un suggerimento per continuare nella pratica!

Ho imparato tanto: a prestare attenzione al mio corpo, a vivere momento per momento con consapevolezza senza preoccuparmi sempre di ciò che è stato e di ciò che sarà.

A lasciarmi andare quando serve e imparare a non reprimermi.

Ad affrontare la vita con la mente del principiante, sempre aperta a nuove prospettive vivendo ogni cosa come se fosse la prima volta.

Ad avere fiducia e pazienza nella pratica senza pormi obiettivi. E un giorno, con l’allenamento. qualcosa cambierà…

Voglio ricordarmi dell’insegnamento della “seconda freccia” che tanto condiziona le nostre vite e voglio provare a ritagliare del tempo per me stessa, nel corso della giornata, provare a lasciare andare alcune cose, che forse credo fondamentali, ma che in realtà non lo sono. Così, forse, eviterò certi pruriti dettati dall’ansia di dover fare sempre mille cose in un solo giorno.

Infine, voglio imparare ad accettare il momento presente, così com’è e come si presenta, ed osservare il fastidio, la sofferenza…be’ su questo ci devo ancora lavorare!

Infine, ringrazio dal profondo del cuore i miei compagni per ciò che ognuno mi ha dato: ho sentito una profonda empatia con loro, nei nostri innumerevoli silenzi. Guardarci negli occhi, tenerci per mano e sentire il loro calore, ha riempito il mio cuore. Dalla frenesia delle mie giornate, dal cinismo, dall’egoismo, dalla freddezza che a volte mi circondano, ho intravisto una speranza che non tutto è perduto…che esistono ancora persone che hanno un’anima grande…e che hanno il mio stesso bisogno di credere che c’è di più…che la vita non è solo una rincorsa solitaria verso chissà quale meta ma può essere invece una piacevole passeggiata ricca di incontri e di esperienze. Come la meditazione di Metta ci insegna: che tutti voi, possiate vivere in pace e serenità, che voi possiate essere liberi dalla sofferenza, che voi possiate essere felici… sempre.

N.

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