Ansia Sociale: modificazioni cerebrali dopo terapia cognitivo-comportamentale

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I pazienti con Disturbo da Ansia Sociale hanno una particolare reattività neurale a livello della struttura cerebrale denominata Amigdala. Questa struttura cerebrale, insieme alla Corteccia Cingolata Anteriore, all’Insula e all’Ippocampo, ha un ruolo centrale nell’apprendimento e nell’espressione della paura.

Studi su animali di laboratorio hanno rivelato che quando l’animale è sottoposto a condizioni di stress, il numero di contatti sinaptici e di spine dendritiche aumenta all’interno dell’Amigdala, mentre diminuisce di nuovo quando l’animale è posto in condizioni favorevoli. Nell’uomo, risposte neurali eccessive sono di comune riscontro in queste zone cerebrali in molti Disturbi d’Ansia.

La reattività neurale dell’Amigdala si riduce dopo trattamento con terapia con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)  e anche con terapia cognitivo-comportamentale (TCC), attraverso meccanismi di tipo strutturale e funzionale.

Un recente studio condotto in Svezia ha indagato le modificazioni funzionali e strutturali dell’Amigdala, in particolare il volume della sostanza grigia e le modificazioni del consumo di ossigeno cerebrale in risposta alla critica in un gruppo di 26 pazienti con Disturbo da Ansia Sociale confrontato con un gruppo di 26 soggetti sani. Prima del trattamento con TCC il volume dell’Amigdala era positivamente correlato con l’intensità dell’ansia anticipatoria: tanto più intensa era l’ansia tanto maggiore il volume dell’Amigdala. Quest’ultimo si riduceva in modo significativo dopo il trattamento. Inoltre, i livelli di consumo di ossigeno in risposta alla critica erano superiori nel gruppo di pazienti con Disturbo da Ansia Sociale, ma si normalizzavano dopo il trattamento.

scritto da Alessandra Benedetti

Fonte: KNT Månsson, A Salami, A Frick, P Carlbring, G Andersson, T Furmark and C-J Boraxbekk. Neuroplasticity in response to cognitive behavior therapy for social anxiety disorder.  Translational Psychiatry (2016) 6, e727; doi:10.1038/tp.2015.218

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