“Vorrei ringraziare i miei compagni per aver reso la giornata ricca ed intensa. Vorrei condividere la foto di un fiore che stava nell’area esterna alla Badia. Mi ha colpito molto la delicatezza del fiore, che sta sbocciando con fatica sotto una scorza dura e spessa: mi ricorda un po’ l’effetto che la Mindfulness ha avuto su di me, aiutandomi a portare fuori aspetti di me molto intimi.”
“La foto del fiore la vedo come una sintesi visiva del percorso che lentamente, faticosamente, quasi per sentieri sconosciuti e segreti, stiamo seguendo. Sto cominciando a comprendere il significato del “grazie” che gli istruttori pronunciano a ogni nostro intervento durante le condivisioni, in una società che sembra aver finanche abolito il semplice vocabolo. Ringrazio tutti voi che avete condiviso con partecipazione e passione l’esperienza, e gli istruttori che ci stanno guidando passo dopo passo, con l’unico metodo d’insegnamento che ha qualche possibilità di dare dei frutti: l’esperienza diretta.”
“Ho sentito bisogno di assoluto silenzio, che è diventato ascolto. Ero timorosa del silenzio: troppo intenso il suo rumore per un’intera giornata. Invece lentamente mi ha conquistata, al punto da essere disorientata dalle mie stesse parole, improvvisamente inadeguate ad esprimere ciò che sentivo…poi il silenzio è delicatamente diventato bisogno di ascolto e il linguaggio è diventato esclusivamente non verbale: suoni, emozioni, colori, voci, contatto….e alla fine come d’incanto ho potuto conoscere il piacere di abbandonarmi alla tenuta del “cerchio”, priva per un attimo, più o meno breve, della gabbia della mente …Non ho contribuito alla condivisione, ma ho ascoltato le vostre parole e vi ringrazio perché la “potenza” od “energia ” di un gruppo che medita è sempre un dono speciale, un abbraccio che va aldilà del gesto fisico.”
“Mai avrei pensato di poter stare zitta per quasi sette ore! Invece non solo è successo, ma è stata un’esperienza molto riposante e rilassante. E nonostante il silenzio mi sembra di conoscere i partecipanti molto meglio di prima, evidentemente condividere la propria energia per tante ore serve più di tante parole dette e ascoltate. Mi accorgo che la pacificazione interiore può prendere tante strade, l’importante è cercarla nel profondo del nostro cuore: la troveremo comunque.”
“Ricordo perfettamente quello che ho provato durante la meditazione di Metta: ad un certo punto l’istruzione era di rivolgere il pensiero a persone che ci avevano fatto soffrire, e il pensiero è andato dritto ad alcuni colleghi e capi di lavoro, persone per le quali da mesi provavo rabbia e rancore per il male che mi stanno facendo. L’istruzione seguente era quella di augurare a loro ogni bene, e nel far questo ho sentito una pace ed una serenità incredibile, seguiti da un incredibile senso di gratitudine nei loro confronti. Grazie a loro infatti, e al male che mi avevano fatto, io ero lì a lavorare su di me, sperimentare cose così belle e stavo così bene…senza che nulla fosse cambiato al di fuori di me. Ancora una volta una situazione difficile si era trasformata in un’occasione per imparare qualcosa di veramente importante per me!”